martedì 14 marzo 2017

UNA STORIA AL CONTRARIO 2°


UNA STORIA AL CONTRARIO 2°

Io ed il mio amore avevamo ormai sessantacinque anni quando la catastrofe finì e cambiò il mondo. Terre sprofondate nel mare, altre riemerse, mari dove c'erano pianure e al contrario. Climi cambiati e così la geopolitica e le leggi.
Fortunatamente ci siamo salvati per caso, eravamo in montagna in un paese all'estero, una delle piattaforme che rimasero in piedi nonostante subirono danni ingenti.
Tutto andò distrutto sulla terra ed almeno tre quarti della popolazione mondiali sparì tra onde, fuoco, malattie, crolli e ferite. Molte furono le città distrutte e quasi tutte le maggiori nel mondo.
Non sto a spiegare come ci eravamo salvati insieme ad altre persone in quel luogo. Poi quando le cose si erano assestate, solo che alcuni eserciti e governi rimasti in piedi e per fortuna, molto pacifici e corretti, sono riusciti nel giro di cinque anni a ricominciare di nuovo, la tecnologia non era tutta distrutta ed aiutò molto con contatti e riunioni.
Nel corso dei mesi, dopo che si erano ripristinati contatti aerei e navali, furono fatti censimenti e rilevazioni e dopo altri tre anni, quasi tutto il mondo fu rimesso sulle cartine geografiche com'era diventato e la popolazione mondiale finalmente poteva appartenere ad una fazione, un nuovo stato e questa volta senza religioni o politica estreme... Era diventato tutto una specie di piccolo paradiso.
Quanto tutto ricominciò avevamo settantatré anni entrambi e qualche acciacco, la fazione dove eravamo stati assegnati assegnati era una zona costiera dal clima salubre chiamata AzureBay16 grande quando una città di circa centomila abitanti.
Io ero diventato negli anni precedenti uno scrittore abbastanza quotato e la mia metà aveva militato in politica, così eravamo diventati: sindaco della nuova città il mio amore, mentre io divenni rettore dell'istituto scolastico che comprendeva ogni tipo di scuola dall'asilo all'università, situata sulle colline dietro il mare, immersa nella vegetazione dai colori incredibili.
come riesce la natura a sopravvivere e migliorarsi sempre di più quando l'uomo non la distrugge.
Alla fine come abitazione, ci avevano assegnato una stupenda casa in cima ad un piccolo promontorio nella zona est, una casa moderna anti sismica, molto luminosa le cui vetrate davano sulla distesa del mare dove tramonti ed albe segnavano i giorni che un tempo non si vedevano essendoci state le colline.
La mia metà era disperata avendo perso tutti i suoi oggetti di valore appartenenti alla sua famiglia, mentre io avevo salvato solo i miei libri.
Non saprei neanche dire quali erano stati i luoghi dove ora vivevamo, tutto era stato tramutato e così pure l'asse terrestre si era spostato di ventisei gradi ed ora dal cielo osservo stelle che prima non vedevo e la vegetazione così intensa e il clima secco, mi aveva fatto pensare fin dall'inizio, che ci trovavamo in una zona ora tropicale.
Con il tempo e con una grande inoltre non lasciavamo molto alle spalle, l'essere umano era diventato impossibile e tra lotte politiche e guerre, uccisioni ed ingiustizie, alla fine non ci mancava più quel passato terribile, l'unico rimpianto erano stati i nostri due figli adottivi di cui non avevamo avuto più notizie...
Il destino di tutti era stato segnato da quel 23 settembre 2026 alle ore cinque e trenta di un mattino soleggiato.
Dopo tutto questo, la vita era diventata dolce e serena e forse meno complicata, le persone più attente ed educate, incominciarono a gironzolare per la città molti bambini facendo capire che le nascite avevano ripreso il suo corso e l'uomo forse aveva imparato molto da ciò che era successo anni prima.
Con gli anni, la terra si stava ripopolando lentamente, nuove tecniche di medicina, insegnamento e spiritualità presero forma facendo migliorare ogni sistema di vita e così anche i nostri malanni ebbero aiuto maggiore.
Ma raggiunti i miei ottantantré anni, anche la mia dolce età si sera spenta nel sonno in un mattino di  primavera lasciandomi solo e disperato. 
Ero rimasto solo ma sempre circondato da persone che mi volevano bene: la mia infermiera, la mia fedele domestica, il mio giovane e simpatico dottore con la sua famiglia... I miei libri che scrissi anni prima e gli amici della cittadina.
Avevo passato un'estate dolorosa nel cuore guardando splendidi tramonti sul mare ed in ogni istante nel cielo vedevo il suo volto, ero sicuro, grazie alle mie attitudini esoteriche e paranormali donatomi dalla nascita, che l'avrei raggiunta presto, avevo sorriso ai voli di gabbiani nel cielo chiudendo gli occhi, sognando il nostro passato pieno di amore.
Ed eccomi qui ancora a raccontare la mia storia al contrario per la seconda volta, presto narrerò ciò che accadde in quei giorni tremendi che cambiarono il mondo, dove tutto era stato distrutto forse per ricominciare la vita in una nuova terra diversa da come era stata prima, per millenni.

Giampaolo D.


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